Giuseppe Frascaroli nasce a Bastida de’ Dossi (PV) nel 1953. Vive ed opera tutt'ora in questo piccolo comune dell'Oltrepò Pavese che, dalla fusione con il Comune limitrofo nel 2014, ha preso il nome di “Cornale e Bastida”.
La pittura di Giuseppe Frascaroli trova la sua genesi artistica nel particolare clima postmodernista che si afferma in Italia tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli Ottanta, allorquando, all’interno delle estetiche concettuali, si manifestano i nuovi linguaggi di un deciso ritorno alla pittura e alla figurazione, in movimenti quali la Pittura Colta, l’Ipermanierismo e l’Anacronismo, sostenuti rispettivamente dai critici Italo Mussa, Italo Tomassoni e Maurizio Calvesi. Non si può, dunque, considerare l’esperienza pittorica di Frascaroli, senza partire dalla coscienza culturale della crisi della modernità, sancita dal postmoderno, che spinge gli artisti a cercare nuove vie per affrontare il dialogo con il proprio tempo, guardando indietro senza nostalgie e andando oltre, senza superarlo.
Laureato in medicina con specializzazione in neurologia, Frascaroli si inserisce a pieno titolo fra i più importanti pittori figurativi classici che il nostro paese possa ad oggi vantare, ed è considerato il pittore neoclassicista italiano di maggior rilievo a livello istituzionale, oltre che valente studioso e scrittore d’Arte. Allievo in giovane età di Ambrogio Casati, pittore e scultore vogherese, da cui riceve la passione per il disegno e la pittura, Frascaroli, dopo aver orientato la propria ricerca espressiva verso ambiti neoclassicisti per i quali ha conseguito la Medaglia d’Oro Nazionale, e numerosi altri Premi da importanti Istituzioni, si è dapprima avvicinato alla pittura di matrice religiosa, quindi alla “Pittura Colta”, a seguito di incontri avuti con Carlo Maria Mariani e Alberto Abate. Frascaroli ha saputo interpretare con grande e rinnovata personalità espressiva la poetica sottesa da questo movimento artistico riuscendo a coniugare il messaggio classicista, tipico della “Pittura Colta”, con l’inserimento di guizzi concettuali rimandanti alla contemporaneità, che vengono inseriti nell’opera in maniera sottesa, elegante, quasi celata, rimandando allo spettatore il compito di procedere alla relativa indagine visiva e decifrazione concettuale.
Frascaroli, ormai noto internazionalmente come il “Pittore dei Papi” (ha avuto il grande onore di donare e consegnare personalmente tre tele pittoriche rispettivamente a Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e a Papa Francesco), vede le proprie opere esposte in importanti e storiche Sedi Istituzionali italiane ed estere, sia dello Stato sia della Santa Sede, tra cui: i Musei e il Palazzo Apostolico del Vaticano, l’Arsenale di Venezia, la Pinacoteca del Patriarcato di Venezia, Palazzo Madama - sede del Senato della Repubblica -, Palazzo Montecitorio - sede della Camera dei Deputati -, Palazzo delle Prigioni di Palazzo Ducale a Venezia, il Museo Storico Nazionale della Fanteria in Roma, la Chiesa cristiano-maronita di “San Giorgio” a Beirut in Libano, il Museo Storico Navale di Venezia, il Palazzo del Governo della Repubblica di Cina a Taipei, l'Università degli Studi “Delle Peschiere” di Genova, la Stupa di Boudhanath (V secolo, Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco) a Kathmandu in Nepal, il Teatro alla Scala di Milano, il Museo Storico “G. Beccari” di Voghera, il Museo d'Arte Contemporanea del Castello di Montesegale, il complesso monumentale dell'Eremo di Sant'Alberto di Butrio (Pavia - XI secolo), lo storico Oratorio di Sant'Ilario a Val di Nizza (Pavia - IX secolo), già elencato nelle proprietà del Monastero di Bobbio nell'anno 862, il Santuario di Santa Maria delle Grazie di Voghera, dei Frati Francescani (XV secolo), la Cattedrale di San Josè di Antigua Guatemala (Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco), in Guatemala, la Cattedrale di San Cristobal de Las Casas, in Messico, l'Ambasciata Italiana nel Principato di Monaco, l'Arcivescovado di Monaco, la Saint Peter and Paul Church di San Francisco – California (U.S.A.), Palazzo Marina a Roma, sede dello Stato Maggiore della Marina Militare, l'Ambasciata di Francia in Italia a Palazzo Farnese, Roma, il Museo Tecnico Navale di La Spezia, il complesso monumentale della Chiesa-Santuario di Santa Maria delle Grazie di Milano, Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco.
Sua è l’unica opera commemorativa per il Centocinquantennale dell’Unità d’Italia, consegnata il 17 ottobre 2011 al Presidente della Camera dei deputati. Sua è l'unica opera commemorativa per il Duecentesimo Anniversario della nascita di Giuseppe Verdi, consegnata all'Orchestra Filarmonica della Scala di Milano durante il Concerto del 16 dicembre 2013.
Numerose le Mostre personali e collettive cui il Maestro ha partecipato, tra le quali, solo per citare le più importanti, le Mostra-Evento Personale Internazionale sul grande Papa Wojtyla, tenutasi a Venezia dal 1° al 31 dicembre 2006 al Palazzo delle Prigioni di Palazzo Ducale, e, nel 2009, sempre sul papa Woytjla, rispettivamente la personale di Milano nello storico Convento Sant'Angelo, quindi a Cracovia (Polonia), nell'antico Convento dei Frati Francescani Minori sede della Curia Provinciale. Dal 9 dicembre 2012 al 10 febbraio 2013 Frascaroli ha partecipato all'Esposizione Internazionale “I colori del all'Arte Povera”, tenutasi ai Musei Civici - Castello Visconteo di Pavia. Nel 2015 ha partecipato allo Spoleto Festival Art, con mostra pittorica il mese di luglio a Palazzo Ancaiani, e a settembre nel Chiostro di San Nicolò. Dal 29 settembre al 9 ottobre 2016 Frascaroli ha poi partecipato alla Mostra Nazionale Istituzionale “Onore all'Arma dei Carabinieri” al Castello Reale di Moncalieri, sede del 1° Reggimento Carabinieri “Piemonte”. Dal 5 al 18 dicembre 2016 a Palazzo Barbieri di Verona, sede dell'Amministrazione Comunale, Mostra Istituzionale “Onore all'Arma”. Le due ultime mostre oltre che il Patrocinio dell'Arma dei Carabinieri, hanno avuto l'Alto Patrocinio del Parlamento Europeo. Dall'11 febbraio 2017 al 13 marzo 2017 al Castello di Belgioioso (PV) Frascaroli ha partecipato alla Mostra Pittorica Nazionale “Artisti dalla Pittura Colta – Omaggio a Italo Mussa”. Sempre nel 2017 Mostra a Montefalco, al Museo “San Francesco”. Nel 2018 a La Spezia, Museo Tecnico Navale: Mostra Nazionale sulla Prima Guerra Mondiale, e a Portovenere: mostra all'ex Convento dei Frati Olivetani “Le Grazie”. Il mese di giugno 2019 a Pavia: mostra personale nella Caserma del Comando provinciale della Guardia di Finanzia, per il 245° anniversario della Fondazione della Guardia di Finanza. Nel settembre 2019 al Castel Sonnino di Livorno, partecipa alla Mostra Evento Nazionale “Immaginare Leonardo”, nella ricorrenza del Cinquecentenario della scomparsa del Maestro Vinciano, mostra inaugurata da Philippe Daverio. Dal 28 ottobre 2021 al 2 giugno 2022, all’Altare della Patria di Roma: Mostra Istituzionale celebrativa sul "Milite Ignoto" per il centenario della traslazione della salma del Milite Ignoto all’interno del Monumento. La mostra è stata patrocinata dalla Presidenza della Repubblica e dal Ministero della Difesa.
Presente inoltre alla cinquantacinquesima Esposizione Internazionale d'Arte alla Biennale di Venezia 2013, in quel contesto Frascaroli ha consegnato un suo dipinto al Governo della Repubblica di Cina (Taiwan).
In Europa e nel mondo numerose sono le Abbazie e le Cattedrali (alcune delle quali Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco), i Musei e le Collezioni Private che ospitano le opere del Maestro: dall'Italia alla Svizzera, dalla Francia all’Irlanda, dalla Polonia al Libano, dal Brasile al Messico, dal Guatemala al Nepal, dalla Repubblica di Cina al Principato di Monaco, agli Stati Uniti d'America. Molti inoltre sono le riviste d’arte, i siti web e i quotidiani che hanno trattato la sua attività artistica, - per un totale di oltre 160 articoli - tra cui: il “Corriere della Sera”, “La Stampa”, il “QN - Il Giorno”, “l’Avvenire”, il “Giornale”, il “Carabiniere”, “Le Fiamme d’Argento”, il “Notiziario della Marina”.
Frascaroli è inserito, tra una selezione qualitativa di pittori di tutte le correnti artistiche, nell’Annuario Comed, la Guida Internazionale delle Belle Arti, nell'Enciclopedia d'Arte Italiana e sul libro didattico “Storia Semplificata dell'Arte Moderna e Contemporanea”. Inoltre il suo nome e diverse sue opere pittoriche sono presenti su Wikipedia, l'enciclopedia online, a livello nazionale e internazionale.
Sue testimonianze bibliografiche ed iconografiche sono conservate negli archivi dei seguenti ambiti museali italiani ed internazionali: Louvre di Parigi, Prado di Madrid, MoMA di New York, Tate Modern di Londra, Centre Pompidou di Parigi, Stedelijk Museum di Amsterdam, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, i Musei Macro e Maxxi di Roma, la Galleria d'Arte Moderna Ca' Pesaro di Venezia, il Museo Correr di Venezia, la Bibliothek des Kundesthauses Zürich di Zurigo e la Zentralinstitut für Kunstgeschichte Bibliothek di Monaco di Baviera.
Sue testimonianze artistico-biografiche sono inoltre pubblicate nel volume d'arte “Visual Poetry - L'avanguardia delle neoavanguardie”, edizioni Skira - 2014, considerato il più completo e aggiornato volume internazionale sul movimento artistico della Poesia Visiva.
Tra i molti riconoscimenti, le alte Onorificenze di Cavaliere Ufficiale dell’Ordine “Al Merito” della Repubblica Italiana e di Cavaliere dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, oltre che la nomina a Socio Onorario del Circolo Artistico di Venezia. L'8 maggio 2015 ha ricevuto il rilevante incarico di “Ambasciatore per i Diritti Umani”. Il 1° luglio 2015, ha ricevuto dal Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, la nomina di “Pittore di Marina Benemerito”, annoverandosi tra un numero ristretto e selezionato di artisti che attraverso le loro opere hanno promosso e promuovono l'immagine della nostra Marina in Italia e nel Mondo. Il giorno 11 luglio 2015 a Palazzo Ancaiani di Spoleto, ha conseguito il prestigioso “Premio Internazionale Spoleto Festival Art 2015”. Nel 2021 ha ricevuto “Attestato al Merito” dall’Esposizione Triennale di Arti Visive di Roma, con la seguente motivazione: “Per il Valore, la Bellezza, il Sentimento, gli Ideali che danno lustro al patrimonio artistico italiano”.
Frascaroli ha avuto il grande privilegio di consegnare proprie opere pittoriche ai massimi vertici delle Istituzioni Civili e Religiose italiane ed estere, tra cui - in ordine di tempo -: S. Ecc. Mons. Donald McKeown, Vescovo ausiliario di Down & Connor e Titolare di Killossy in Irlanda; S. Ecc. Arcivescovo Piero Marini, Maestro delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice; Papa Giovanni Paolo II; S. Ecc. Mons. Luigi Belloli, Vescovo Emerito di Anagni-Alatri; S. Ecc. Mons. Antonio Lanfranchi, Vescovo di Cesena Sarsina; S. Em. Cardinale Angelo Scola, Patriarca di Venezia; S. Em. Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato Vaticano; Papa Benedetto XVI; il Senatore a vita Giulio Andreotti; il Presidente del Senato della Repubblica Sen. Franco Marini; S. Em. Cardinale Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura; S. Em. Cardinale Stanislaw Dziwisz, Arcivescovo Metropolita di Cracovia; il Presidente della Camera dei deputati On. Gianfranco Fini; l'Ammiraglio Ispettore Onofrio Flagiello, dello Stato Maggiore della Marina; S. Em. Cardinale Angelo Bagnasco, Arcivescovo Metropolita di Genova e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana; S. Ecc. Mons. Nicolas Brouwet, Vescovo di Tarbes e Lourdes; Mons. Giovanni Denegri, 2° Cappellano Militare Capo del Comando Regionale Liguria della Guardia di Finanza e Capo servizio Assistenza Spirituale Interforze della 6° Zona Pastorale Liguria; S. Ecc. Mons. Giovanni Giudici, Vescovo di Pavia; il Ministro degli Affari Culturali della Repubblica di Cina (Taiwan) Ying-Tai Lung; Rev. Padre Edwin I. Roldan M, parroco e vice-canciller della Cattedrale di San José di Antigua Guatemala, in Guatemala; Rev. Don Carlos Gonzales, Rettore della Cattedrale di San Cristobal de Las Casas, in Messico; l'Ambasciatore d'Italia nel Principato di Monaco S.E. Antonio Morabito; l'Arcivescovo di Monaco S.E. Mons. Bernard César Augustin Barsi; S.Em. Cardinale Giovanni Battista Re; il Rev.mo Padre Al Mengon SDB, della Cattedrale “Saint Peter and Paul” di San Francisco - California (U.S.A.); Papa Francesco; il Comandante Generale dell'Arma dei Carabinieri Gen. C.A. Tullio Del Sette; l'Ambasciatore di Francia in Italia a Roma, s. Ecc. Christian Masset.
Di Frascaroli si sono occupati autorevoli critici d'arte e personaggi della cultura, tra cui Philippe Daverio, Lamberto Pignotti, Luigi Tola, Giacomo Maria Prati, Antonino De Bono, Giovanna Giordano, Mino Milani, Luigi Accattoli, Giosuè Allegrini, Giuliano Allegri Claudia Ghiraldello e Lung Ying-Tai, Ministro della cultura della Repubblica di Cina dal 2012 al 2014
Tra le varie cariche istituzionali, va ricordato che Giuseppe Frascaroli è Segretario dell’Associazione Nazionale Carabinieri, Sez. di Casteggio (PV).
Scritti di Frascaroli
«Il mio pensiero sul concetto di “Natura Morta”» in Arte Più Arte, trimestrale d'arte, letteratura e varia cultura, Ed. “Arte Più Arte”, via degli Artigiani 8 – 26016 Spino d'Adda (CR) - N° 33, Anno XXVII – Ottobre/Dicembre 2004, pag. 15
«Il mio pensiero sul “concetto di Realtà” in pittura» in Arte Più Arte, trimestrale d'arte, letteratura e varia cultura, Ed. “Arte Più Arte”, via degli Artigiani 8 – 26016 Spino d'Adda (CR) -n° 40 –Anno XXIX – Luglio/Settembre 2006, pagg. 57-58
«L'attualità del messaggio dell'Arte Sacra nella civiltà contemporanea» in “Giuseppe Frascaroli, un Maestro dell'Arte Figurativa” Guardamagna Editori in Varzi, 2012, ISBN 978-88-95193-71-7 pag. 15
«Riflessioni sull'arte figurativa classicista- Il classicismo romantico come modello ideale» in “Giuseppe Frascaroli, un Maestro dell'Arte Figurativa” Guardamagna Editori in Varzi, 2012, ISBN 978-88-95193-71-7 pag. 173
«Riflessioni sulla Pittura Colta e Anacronista», in “Giuseppe Frascaroli, La Pittura della Memoria”, a cura di Giosuè Allegrini, Guardamagna Editori in Varzi, 2015, pagg 42-43
«Riflessioni sulla Pittura Colta e Anacronista», in “Giuseppe Frascaroli, La Pittura della Memoria”, a cura di Lamberto Pignotti e Giosuè Allegrini, Guardamagna Editori in Varzi, Seconda Edizione 2019, ISBN 978-88-98832-89-7, pagg. 47-48
Giuseppe Frascaroli
atram86@tiscali.it
www.giuseppefrascaroli.it
“Giuseppe Frascaroli, Pittore”: pagina Facebook
“Giuseppe Frascaroli”: profilo Facebook
Collaboratore artistico in “Note sull'Arte” sul link: http://soloarte.atelierdesarts.com
Collaboratore artistico con ENGEA: Ente Nazionale Guide Equestri Ambientali, nella rivista “Il Cavallo Libero”
RIFLESSIONI SULLA PITTURA COLTA E ANACRONISTA
di Giuseppe Frascaroli ©
Queste mie riflessioni vengono a riprendere ed integrare quanto da me affermato e pubblicato sul volume d'arte «Giuseppe Frascaroli, un Maestro dell'Arte Figurativa» - Guardamagna Editori in Varzi - Pag. 173, Anno 2012”.
In quell'occasione scrissi che, dopo anni di studio e sperimentazione pittorica, oltre che contatti e proficui colloqui avuti anni or sono con Carlo Maria Mariani e Alberto Abate, mi sono ormai reso consapevole che l’artista debba cercare di ritrovare equilibratamente la propria dimensione umana, rispolverando e riprendendo quella gloriosa tradizione culturale, fonte di tanti capolavori, che è stata l’ispirazione alla classicità, anche se questa deve lasciare spazio ad una “reinterpretazione” della stessa, con rimandi alla contemporaneità e alle istanze sentimentali romantiche. Sono infatti sempre più convinto che l’ideale classico di una bellezza e di una grazia perfette, espressione in origine di un animo non turbato dalla passione, può e deve tradursi in un nostalgico vagheggiamento di una condizione naturale sperduta che si apre alla rappresentazione delle lacerazioni, delle inquietudini e delle passioni dell’uomo moderno.
Sono fermamente convinto su un “grande ritorno alla pittura”, recuperando le ragioni stesse del dipingere, con la ripresa di una figurazione che dia un significato non solo alla manualità, ma al senso estetico e poetico dell'arte. Questo lo si può raggiungere nutrendosi della lezione degli antichi maestri, soprattutto del Rinascimento italiano e della scuola fiamminga.
Recuperare il senso estetico nell'arte, vuol dire in qualche modo “provare piacere attraverso la produzione del bello”: il bello, l’armonica proporzione, l’eleganza e la ponderazione, sicuramente generano un senso di “riflessione benevola” sul significato della propria esistenza dentro il mondo naturale.
La bellezza non lascia indifferenti: trasmette energia, serenità e fiducia.
E “il bello” si raggiunge in pittura con il senso dell'estetica, la ponderazione, l'equilibrio e la raffinatezza compositiva, che conferisce alla pittura delle “cose naturali” quell'ordinata disposizione volumetrica nello spazio "in un'unità figurativa in sé compiuta", secondo la definizione di Charles Sterling, e alla pittura delle “figure umane” il senso del fluire della vita e delle emozioni, “i moti fisici e i moti dell'animo”, così come li chiamava Leonardo, perchè, come Lui diceva: « se le figure non fanno atti colle membra esprimano il concetto della mente loro, esse figure sono due volte morte, perchè morte sono principalmente chè la pittura in sé non è viva, ma esprimitrice di cose vive senza vita e se non le si aggiunge vivacità dell'atto essa rimane morta ».
Ma “il bello” si completa se il soggetto principale della composizione pittorica viene integrato da quel particolare guizzo anacronista che ha la funzione di creare interesse nell'osservatore del quadro, inducendolo piacevolmente, dopo una prima valutazione d'insieme, ad indagare più profondamente l'opera pittorica procedendo ad una sua personale decifrazione concettuale. Il dipinto viene così in qualche modo “completato” dal visitatore che, nel fruire del quadro che ha davanti, lo fa proprio, lo immagazzina, lo “encefalizza”, fa in modo che abbia luogo il vero messaggio dell’arte nel suo completamento: il binomio, l’unione, l’amalgama tra chi produce e chi recepisce il messaggio. In questa unione, in fondo, risiede il concetto di arte…
L'anacronismo, con le sue “vibrazioni concettuali” inserite nella composizione in modo più o meno palese, si rivolge così, oltre che ad osservatori ed estimatori del fascino del “bel dipingere”, ad un pubblico colto e raffinato capace di cogliere temi apparentemente ermetici, ma con una chiave di lettura che, se indagata e decifrata, è capace di creare vibranti emozioni.
Sotto questo aspetto, con la pittura colta e anacronista, non vedo solo la ripresa del rigore nella ricerca della forma e nelle tecniche di esecuzione dell'arte classica rinascimentale e barocca, ma colgo una certa analogia con l'ermetica pittura di alcuni Maestri di quei fruttuosi secoli per l'Arte, come ad esempio Giorgione e Tiziano, rivolta ad un pubblico capace di intendere il colto intellettualismo dei temi sviluppati da questi Autori, con complesse allegorie e significati simbolici: quella divina pittura che ad esempio in Giorgione troviamo nei Tre Filosofi, ne La tempesta e nella Venere dormiente, dove i temi trattati sono probabilmente il risultato di lunghe e dotte discussioni con i committenti e di profonde meditazioni dell'autore sui concetti di natura e vita (La tempesta), di bellezza femminile (Venere dormiente), dell'idillio tra gli uomini e la natura (Tre filosofi); quella pittura che in Tiziano si apprezza nel Concerto campestre, che allude alla dimensione trascendentale della musica, ma che si palesa mirabilmente nell'Amor sacro e profano, che sviluppa il complesso contenuto allegorico del tema amoroso nell'orbita del pensiero neoplatonico, richiamando infatti la concezione di Marsilio Ficino secondo la quale la bellezza terrena è specchio di quella celeste e la sua contemplazione prelude alla perfezione ultraterrena.
A mio avviso, poi, al cosiddetto Anacronismo così come è concepito e ufficialmente accettato, ossia una tendenza artistica caratterizzata dalla libera citazione e dal recupero di tecniche, stili e temi dell’arte del passato, con l'inserimento di scarti concettuali “temporalmente” impossibili, perchè discordanti con l'opera di fondo, fa da contraltare quello che io definisco l'”Anacronismo concettuale”, che allarga sicuramente l'orizzonte pittorico dell'artista.
Faccio un esempio per meglio definire il concetto di “anacronismo concettuale”: se una composizione fatta di frutta, suppellettili, sontuose imbandigioni e voluttosi drappeggi viene “integrata” con l’inserimento di un oggetto che, pur concordante temporalmente, esula dal tema principale dell'opera, ebbene: qui io parlo di anacronismo concettuale. Ne sono chiari esempi molte mie nature silenti integrate con griffe di marche famose, anche se temporalmente coerenti.
Con questo mio modo di concepire la pittura anacronista, intendo evitare una “soluzione di continuo” con il passato, ma voglio lasciare una impercettibile linea, una sorta di “filo di Arianna” che, districandosi nella giungla pittorica degli ultimi secoli, raggiunga quelle complesse Nature morte e Vanitas del XVII secolo, congiungendosi impercettibilmente con loro.
Questa corrente artistica, inoltre, come io la concepisco, concilia e unisce il Classicismo Winchelmanniano con il concetto di Estetica del grande filosofo Immanuel Kant, secondo cui, di fronte ad un'opera d'arte, siamo pronti a considerarla tale, solo se ci pare bella, ossia solo se avvertiamo quel piacere nel fruirne, scaturente proprio dal “libero giuoco” atto in noi. Con la Pittura Colta e Anacronista intendo recupere i valori dell'Arcadia perduta, quei valori in cui la mitica Ellade diventa romanticamente patria e luogo ideale di equilibrio interiore, luogo ideale del risarcimento della tempesta del vivere, luogo “altrove” di purificazione catartica in cui meglio si realizza il mito della Bellezza rasserenatrice,
Meraviglia dell'Anacronismo quindi, che riprende il “bel dipingere”! l'arte moderna, non deve infatti essere solamente considerata come pura espressione esasperata della crisi e della perdita del concetto di ordine trascendente ed oggettivo, negando la possibilità stessa della rappresentazione del mondo in termini estetici, secondo i tradizionali concetti del bello e del vero. Non va considerata solo in definitiva rottura con il passato e la tradizione, ma come corrente culturale che comunque si abbevera alla fonte della classicità, anche quando ne rifiuta i canoni estetici, o ad essi si oppone. «La bellezza salverà il mondo», diceva il grande romanziere russo Fȅdor Dostoevskij! E Oscar Wilde asseriva: «La Bellezza è l'unica cosa contro cui la forza del tempo sia vana. Le filosofie si disgregano come la sabbia, le credenze si succedono l'una sull'altra, ma ciò che è bello è una gioia per tutte le stagioni, ed un possesso per tutta l'eternità».
BIBLIOGRAFIA
Bibliografia
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- Luigi Tola, in I Colori del Tempo, Guardamagna Editori, 2012 ISBN 978-88-95193-77-9
- Giuseppe Frascaroli: Omaggio a Wojtyla - in Corriere della Sera, venerdi 18 settembre 2009, Anno 134 – N. 221, pag 20
- Daniele Salerno, Il Neurologo diventato pittore di Papi e Cardinali, in: La Stampa, Anno 144 N. 320, 21 novembre 2010
- L'opera firmata da Giuseppe Frascaroli: un'allegoria molto classica per il 150esimo dell'Unità, in Corriere della Sera, domenica 16 ottobre 2011
- Nicoletta Pisanu, Medico di talento: fra nature morte e arte sacra. Neurologo e Pittore, porterò il quadro sull'Italia alla Camera dei deputati, in QN - Il Giorno, 16 ottobre 2011
- Castello di Oramala, storia, documenti, cronache e testimonianze, Varzi, Guardamagna Editori, 2016, ISBN 978-88-98832-39-2
- Roberto Alborghetti, Madonna della Bozzola-Garlasco (Pavia), Gorle (BG), Editrice Velar, 2014, ISBN 978-88-01-03933-7
- Giuliano Allegri, "Frascaroli, l'ultimo dei colti", in Giovanna Giordano, Artisti dalla pittura colta - Omaggio a Italo Mussa, Milano, Edizioni della Bezuga 2017
- Philippe Daverio in "Immaginare Leonardo", progetto Editoriale Editions, 2019 ISBN 9788894089639
- Annuario COMED, guida Internazionale delle belle arti, Casa Editrice Comed, Pozzuolo Martesana (MI), 2007
- Il Fante d'Italia, Anno LXV, n° 4 - dicembre 2013
- IV Esposizione Triennale di Arti Visive a Roma, ed. Start, 2021